mercoledì 14 gennaio 2009

Un altro motociclista in coma alla Dakar


La Parigi Dakar non esiste più. Troppi i rischi ad attraversare il deserto del sahara. Non solo le insidie delle dune e delle pietre del deserto, ma anche i possibili attacchi da parte di attentatori hanno convinto gli organizzatori a spostare la più famosa corsa del mondo di rally nel continente sudamericano.
Si parte da Buenos Aires, si arriva in Cile dove si gira all'altezza di Valparaiso e si torna in Argentina.
Il percorso è nuovo, i paesaggi diversi, la conta di morti e feriti sembra invece sempre la stessa.
Il 7 gennaio era stato trovato morto un motociclista francese Pascal Terry dopo quasi quattro giorni che lo si cercava. Era stato ucciso da un attacco cardiaco.
Due piloti di auto sono rimasti feriti in un incidente nella prima tappa della Dakar.
Due occupanti di una vettura sono stati uccisi da un camion della logistica che li ha investiti nella notte fra il 9 e il 10 gennaio.
Oggi la lista si allunga ulteriormente. Cristobal Guerrero, moticiclista spagnolo è in coma a seguito di una caduta nel deserto di Atacama nel nord del Cile. La prognosi è riservata, ma le sue condizioni sono molto gravi a causa di un edema cerebrale.

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